L’ importanza della condivisione.

Eccomi di nuovo dopo mesi di assenza.
Mi sembra quasi di essere davanti ad una amica che non vedo da tanto tempo e alla quale devo raccontare milioni di cose, non sapendo da dove incominciare.
Tra il lavoro stagionale che mi prosciuga abitualmente le energie e gli ultimi esami all’università, sono stata duramente messa alla prova quest’ estate. E purtroppo ho forzatamente dovuto mettere da parte tutto il resto.
Ma non vedevo l’ora di tornare. Perchè scrivere di viaggi mi fa sentire viva tanto quanto il fatto stesso di viaggiare. Fissare le emozioni per poi riviverle è una delle cose migliori che possa fare per me stessa.
E la frase che mi viene sempre in mente quando penso al motivo per cui preferisco viaggiare insieme a qualcun’ altro, è quella scritta da Christopher Johnson McCandless durante il suo viaggio in solitaria nel cuore dell’ Alaska:

“Happiness is only real when shared”.

“La felicità è reale solo se condivisa”. Tutto quello che viviamo durante un viaggio contribuisce a migliorarci come persone, ad arricchirci. Ma se non si ha un posto dove tornare per metabolizzare il tutto, per metterlo “nero su bianco” e dar voce alle emozioni, manca una parte di fondamentale importanza.

Mi piace leggere diari di viaggio e vedere il mondo con gli occhi di chi lo racconta. E mi piace raccontare quello che ho vissuto e che mi ha impressionata e sorpresa.

Nello stesso modo in cui quando tornavo da un nuovo viaggio, passavo ore mettendo insieme fotografie e musica per creare un video da condividere con amici e parenti. Realizzando il filmino e riguardandolo poi, rivivevo di nuovo ogni emozione provata, dando sempre più forma ai ricordi impressi nella mia mente.

Scrivere ha la stessa funzione catartica: emozionarmi ed emozionare. Perchè ci sono bellezze nel mondo che non devono rimanere nascoste, ma vanno condivise.

La gioia di un viaggio, se condivisa, è amplificata.

Brindando con una Chang al tramonto, Koh Mak – Thailandia.